Citata per la prima volta in un documento della metà del X secolo, come Bagisium, fu un antico luogo di passaggio, venendo attraversata da milizie liguri, romane e più tardi longobarde e bizantine. Il toponimo deriva dalla famiglia Da Baìso, alla quale i Canossa affidarono il locale castello, costruito su una torre erettavi da un avo della contessa Matilde a controllo delle valli del Secchia e del Tresinaro. Giurata fedeltà al comune di Reggio nella seconda metà del 1100, passò in seguito ai Fogliani, che ne conservarono il possesso fino al 1426, grazie anche all’appoggio degli Estensi, venuti in loro aiuto in occasione dell’assedio posto al castello dai reggiani nella prima metà del XIV secolo.
Dopo la parentesi del governo pontificio fu infeudata dalla casa d’Este ai Pagano, quindi dai Tassoni e i Levizzani, sotto i quali fu costituita in marchesato, insieme con la vicina località di Levizzano. Con l’avvento di Napoleone e la conseguente soppressione dei feudi fu annessa al distretto di Carpineti, recuperando l’autonomia amministrativa al termine della restaurazione austro-estense, in forza del decreto del governatore Farini del 1859. Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento si afferma il movimento operaio, segue la dura repressione fascista e l’attiva partecipazione alla lotta partigiana. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano il già citato castello del XIII secolo e la chiesa parrocchiale.