In uno dei piani superiori del teatro è nascosta una stanza nota come stanza dell’astrolampo.
Tale stanza, esattamente sopra la platea, si presenta come una camera interamente in legno con un foro circolare sul pavimento protetto da una grata metallica finemente lavorata attraverso la quale si possono vedere i palchi e le poltroncine della sottostante sala.
Questo posto segreto serviva per poter fare manutenzione al gigantesco lampadario che illumina il cielo del teatro e che prende il nome di Astrolampo visto che fu, nel 1851, uno dei primissimi esempi di lampadario a gas di tutta la provincia di Reggio. Visto che l’Astrolampo poteva alzarsi e abbassarsi utilizzando giganteschi argani, non si potevano usare tubi in metallo per portare il gas alle lampade e, in mancanza di materiali plastici moderni, vennero realizzate delle tubazioni in cuoio cucito per consentire una certa elasticità al sistema.
Regivm Lepidi è di nuovo disponibile. Se vuoi acquistarlo corri sul sito di Demoela. Scopri di più, clicca qui!