Il Teatro Municipale Romolo Vallivenne realizzato in poco più di 5 anni ma i tempi rapidi della sua costruzione non hanno influito minimamente sulla struttura che si presenta ancora oggi come un perfetto esempio di teatro ottocentesco. Esso non è quindi un semplice teatro ma una vera e prorpia fabbrica in cui uno spettacolo nasceva, prendeva forma e infine veniva rappresentato. tra le molte stanze, oltre a camerini, magazzini e uffici si possono ammirare stanze come
- la “sala dei pittori” che occupa tutto il sottotetto del teatro e che veniva utilizzata per dipingere le scenografie utilizzando il metodo detto “all’italiana” ovvero stendendo le grandi tele (lunghe anche più di 20 m) per terra e dipingendo stando in piedi sfruttando lunghissimi pennelli e utilizzando dei ponteggi per avere una visione dall’alto di insieme;
- in un lato della sala dei pittori è presente una botola che permetteva di calare i sipari terminati nella sottostante “sala del deposito fondali” nella quale, tramite carrucole e rulli in legno, venivano poi spostai i fondali sul palcoscenico;
- la “sala dell’astrolampo” che viene utilizzata tutt’oggi per compiere manutenzioni sul lampadario monumentale presente in sala;
- la “sala dell’orologio” dove si trova il meccanismo che dà vita all’orologio presente sopra al palco;
- sale piene di strumenti del suono, necessari a dare voci a pioggia, vento, lampi, tuoni e ogni suono oggi creato artificialmente;
- la “sala della falegnameria” posizionata sotto al palcoscenico in cui venivano realizzati tutti gli oggetti di scena necessari alla realizzazione delle rappresentazioni teatrali;
- la rampa per fare salire i cavalli sul palco e per portare i pezzi più ingombranti della scenografia.
Insomma non un semplice teatro ma una vera e propria Fabbrica.
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