Originariamente chiamata Vicozoario (da Vicus Zearius, ossia ‘luogo ricco di spelta’, -in latino zea-, una pianta graminacea molto diffusa), deriva l’attuale toponimo dalle case costruite tra i boschi della zona; la specificazione “di Sopra” fu aggiunta per distinguerla dalla località di Cadelbosco di Sotto.
Agli inizi del XIII secolo fu assegnata ai benedettini del monastero di San Giovanni di Parma, che bonificarono gran parte delle terre, dando vita a varie corti agricole. Interessata in ogni tempo da interventi per la sistemazione idrica dei terreni, con lo scavo di numerosi canali, fu gravemente colpita dalla peste del 1630, portata dai lanzichenecchi. All’occupazione napoleonica, durante la quale divenne un comune della repubblica Cispadana e del Regno d’Italia, seguirono la restaurazione austro-estense e la perdita dell’autonomia amministrativa, recuperata nel 1859, col decreto del governatore Farini.
Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento si affermò il movimento socialista e sorsero numerose cooperative, contro le quali infierirono le squadre fasciste. Grande è stato il coinvolgimento nel secondo conflitto mondiale, con un’attiva partecipazione alla lotta di liberazione.
Tra i monumenti figurano la chiesa di San Celestino e della Santissima Annunziata, ricostruita verso la metà del XVIII secolo, la quattrocentesca parrocchiale dei Santi Giustina e Cipriano ad Argine, nella quale è possibile ammirare un dipinto della Madonna del Carmine della fine del Seicento, e la parrocchiale di San Bernardino della seconda metà del XV secolo a Seta.
Regivm Lepidi è di nuovo disponibile. Se vuoi acquistarlo corri sul sito di Demoela. Scopri di più, clicca qui!