Come ben sapete spesso la nascita di particolari piatti è strettamente legata alla storia del territorio.
Un esempio di ciò è dato dalla spongata che nacque a in un monastero a Brescello nel 1480 per mano di Madre Badessa Serafina Bonino che, desiderando omaggiare coloro che con donazioni sostenevano il convento, realizzò cento dolci che chiamò spongate per via dell’aspetto simile ad una spugna.
Oggi a secoli di distanza questo buonissimo dolce ricopre un ruolo chiave sotto le festività natalizie sia nella nativa Brescello che in tutta la provincia.
Ingredienti per il ripieno
Ingredienti per la pasta frolla
Per la frolla in una terrina sbattere il tuorlo con lo zucchero, unire il burro sciolto a bagno-maria e aggiungere pian piano la farina e aggiungere il vino necessario ad ottenere un impasto facilmente lavorabile.
Dividere in due l’impasto e con una metà foderare lo stampo.
Per il ripieno mettere in una ampia terrina i gherigli di noce e i pinoli tritati grossolanamente, le scaglie di mandorle, l’uva passa rinvenuta, il cedro a pezzettini, la cannella, la polvere di garofano, la noce moscata, l’anice stellato e infine il pan grattato.
Unire il miele sciolto a bagno-maria in modo che sia ben fluido e mescolare bene fino a completa amalgamazione degli ingredienti.
Disporre il composto sopra la base di frolla e ricoprire il tutto con la seconda metà dell’impasto.
Bucherellare la superficie affinché possa uscire il vapore.
Cuocere a 180° per circa mezz’ora / 40 minuti.
Spolverate con zucchero a velo il vostro dolce per avere una spongata ancora più d’effetto.